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venerdì 9 settembre 2011

Money makes the ball go round


"Io sono Zlatan, voi chi cazzo siete?".
Potrebbe permettersi la frase rivolta ai
compagni dell'Ajax anche oggi: 
è l'indiscusso Paperone della serie A

C’è chi suda il salario, come cantava Rino Gaetano? Sicuramente sì  -persino chi finisce poi per non scendere mai in campo qualche stilla in allenamento deve pur versarla- ma grazie alla Gazzetta di ieri ora sappiamo “quanto sa di sale lo pane altrui”. Ed ecco che nell’era della crisi globale e dei conti della serva ormai universalmente riconosciuti saggezza suprema ben più dell’alta finanza che tanti danni ha recato, qualche stipendio “pazzo” di serie A salta all’occhio. Il nome più discusso sembra quello di Mathieu Flamini, marsigliese di papà romano e mamma corsa: stretta di mano sotto la cravatta gialla di Zio Fester Galliani per 4,5 milioni netti a stagione. Una retribuzione superiore a quella di qualche compagno sicuramente più decisivo per le sorti del diavolo: il trio verdeoro Pato-Robinho-Thiago Silva si ferma a 4, le bandiere Seedorf ed Ambrosini a 3, il Boa e Nesta (non certo un pivello in periodo di prova) a 2.5, Abbiati addirittura a meno della metà (2). Mirabile il tweet d’Anne-Laure Bonnet in proposito: “Due francesi (l’altro è Mexes,ndr) fra i quattro meglio pagati al Milan. Non so se sappiano giocar bene a pallone, di sicuro sanno vendersi bene”.  Libertè, fraternitè, jet privè: come insegnava De Benedetti.  Ma davvero negli spogliatoi di serie A –pur nella cresa abbondanza- le invidie fra colleghi d’uffici ed aziende non esistono? Mah. Prendiamo la cenerentola della serie A in fatto d’ingaggi, il Novara: top salary per Riccardo Meggiorini a 400.000, uno che sinora in A non ha esattamente fatto sfracelli. Eppure prende il doppio di Samir Ujkani (titolare della nazionale albanese) e Michel Morganella, due destinati a calcar presto palcoscenici internazionali. Particolare il caso della Roma: il giocatore meno pagato (Barusso) percepisce dalle esangui casse giallorosse 450.000 euro a stagione (sic!). Solo al Milan i “cenerentoli” Roma ed El Shaarawy (d’accordo che è tifoso del Milan, ma sicuri che in Inghilterra non avrebbe preso di più?) se la passano meglio con 500.000 a stagione mentre Inter (Orlandoni e Caldirola 200mila), Juve (Soerensen 300) e Napoli (Fideleff e Chavez) riescono a rimanere più bassi, per giunta con giocatori forse non utilizzatilissimi ma comunque in rosa. Qualche pazzia? Amauri inutilizzato a Torino prende quanto Lavezzi e Cavani messi insieme;  Zambrotta da solo costa a Berlusconi quanto Hamsik, Inler e Zuniga tutti insieme a De Laurentiis;  i nuovi talenti del calcio argentino Ricky Alvarez ed Erik Lamela guadagnano quanto  colleghi decisamente meno dotati di fama e talento (Denis, Donadel, Cassetti, Budan, Palladino); Brighi è il top-salary dell’Atalanta: guadagna quanto i tre compagni più forti (Bonaventura, Peluso e Consigli) messi insieme;   la Juve versa al “Malaka” Martinez 950mila euro a stagione per giocare a Cesena (Campedelli provvede di tasca propria per i restanti 550mila e se credete sia pazzo ed indirizzato verso la bancarotta aspettate di sapere che Mutu invece gl’è sul gobbone per tutto il milione e mezzo a stagione), il Milan un milione e 300mila euro ad Oddo per stare a Lecce (200mila la quota residua a carico dei giallorossi); assai vantaggiosi i contratti strappati da Klose, Cissè e Cana a Lotito (rispettivamente 2.1, 2 ed 1.7 milioni), presunto “braccino: fine di una leggenda?

Come si comporterà il Novara in serie A?