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mercoledì 13 luglio 2011

IL GRAN RIFIUTO

Marcelo “El Loco” Bielsa al primo giorno di lavoro da allenatore dell’Athletic Bilbao, 26 giorni dopo il gran rifiuto: correva metà giugno quando l’ex CT del Cile disse no a Moratti. Nella scelta di campo qualcuno potrebbe individuare la definitiva consacrazione del soprannome del tecnico di Rosario: per preferir San Mames a San Siro, loco devi esserlo davvero. Trattasi però anche dell’ennesimo rifiuto al pallone italico degli ultimi tempi, da non prender sottogamba. Bielsa ha preferito una grande del calcio iberico in decadenza (insieme a Real e Barça, l’Athletic non è mai sceso in Segunda ma non termina un campionato di Liga fra le prime tre dal 1998; vanta 23 Copas del Rey ed 8 campionati vinti, ma l’ultimo risale al 1984 mente l’ultimo trionfo “copero” è datato addirittura 1973)  ad una squadra ricca, dalla rosa stellare, campione del mondo in carica ed iscritta alla prossima Champions League. Il tutto per tacer d’ingaggio ed eco mediatico. Ha detto no all’Inter in quanto tale o al futbol italiano, sempre più lontano da Spagna ed Inghilterra nel gradimento degli addetti ai lavori? Prima di lui avevan fatto gravitar lontano dal Bel Paese i propri petroldollari gli sceicchi: lo sconosciuto e proletario Getafe (banlieue operaia di Madrid, in Liga solo dal 2004) anziché il leggendario e nobilissimo Toro, il travagliato e mai glorioso (due settimi posti il miglior risultato di sempre) Malaga anziché Roma o Bologna, quasi 10 scudetti in due. Anche fra i calciatori, la Spagna va di moda: i grandi colpi del calcio nostrano escon dalla porta di servizio della Liga. Robinho, Ibra, Eto’o, Cassano, Sneijder: grandi campioni misteriosamente spediti in Italia come seconda scelta, merce in esubero da piazzare al discount. Attenzione, non è tutt’oro ciò che luccica: a sud dei Pirenei parecchi clubs han salvato la ghirba ricorrendo alla “ley concorsal”, versione iberica del Lodo Petrucci che permette di dilazionare i debiti evitando anche la retrocessione. Chi non poteva farlo –oltre la segunda non è ammesso avvalersene- è sparita dal panorama calcistico spagnolo. Insomma, tutto il mondo è paese, la vita è un eterno bivio e per uno che parte c'è sempre un altro che arriva. Gasp!

Come si comporterà il Novara in serie A?